Quando supereremo la parità di genere,
quando gli stipendi saranno gli stessi,
quando non avremo più problemi a declinare
maschile e femminile
quando andremo oltre l’idiozia del gender
quando ricostruiremo i significati
normale, uguale, diverso
Allora e soltanto allora dirò: “auguri donna,
oggi è la tua festa”
Sarà la festa della persona
Sarà la gioia di guardarsi
Sarà la tenerezza nel vedersi
Allora, già lo sapremo che le differenze sono
risorse per tutti
Sono acqua per il terreno sociale
Ancora troppo arido per potersi saziare
Per questo oggi non dirò: “auguri donna,
oggi è la tua festa”
Per questo oggi mi stringo nel ricordo
di un sacrificio
e piango del dolore di un abuso ripetuto
ogni volta e ancora
e soltanto vedo il dolore
dei tuoi piedi scalzi
sulla terra ruvida che lascia i segni
che nessuno ti permette di arare
perché sei donna, senza null’altro da dire.
Per questo oggi vi abbraccio e mi scaldo
nelle vostre braccia
Vi chiedo di potermi mettermi al vostro fianco
per celebrare insieme un ricordo
per lottare attraverso le esperienze del passato
per costruire uno spazio nuovo
dove tu mi vedi ed io ti vedo
dove io ti sento e tu mi senti
dove io e te siamo io e te
mamma e papà
fratello e sorella
amico e amica
da pari a diversi
dispari e gli stessi
capaci di competenze e differenze
per trasformare una speranza con un fiore,
fatto di petali che sono versi sparsi,
che sia tappeto sotto i passi,
del nostro lungo viaggio.
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Foto di Evie Shaffer da Pexels