Mentre leggevo un articolo di Repubblica nella rubrica dedicata all’oncologia (qui) ho pensato a cosa potrei regalarvi per queste feste che si apprestano ad iniziare.
Ebbene, la prima riflessione di questo blog è stata sulla mia passione più grande, la musica e mi sembra giusto chiudere l’anno regalandovi 5 dischi da ascoltare sotto l’albero.
Ve li scrivo qui proprio come mi sono venuti in mente:
# Pink Moon – Nick Drake (1972)
E’ una meraviglia. Il consiglio è di ascoltarlo accanto ad una persona cara, magari davanti un caminetto acceso, mentre fuori si fa sera. La notte e le stelle vi accompagneranno nell’ascolto di queste 11 tracce dal sapore malinconico.
La vita di Nick Drake e la sua musica sono velate da un’aurea particolare e questo album, l’ultimo prima della morte dell’artista, racchiude tutte le sue peculiarità.
Suoni dolci, romantici e teneri in contrapposizioni a parole a volte tristi e melanconiche.
Da ascoltare mano nella mano.
# Roberto Vecchioni – Il grande Sogno, 1984
La copertina di questo album è stata disegnata da Andrea Pazienza e già qui mi potrei fermare. E’ uno di quei casi in cui l’abito fa il monaco, tanto meravigliosi i disegni quanto i brani che il professore canta. Brani nuovi e brani vecchi riarrangiati.
Un ottimo punto di partenza per chi Roberto Vecchioni lo conosce poco e per chi Andrea Pazienza è uno sconosciuto.
Da ascoltare nel primo pomeriggio, durante il caffè dopo il pranzo.
#Lucio Dalla – Lucio Dalla, 1979
E’ al 40° posto della classifica di Rolling Stone dei 100 dischi italiani di sempre e non a caso.
Ogni traccia è una storia, che Dalla ci racconta in maniera sublime. Scrive musica e testi ed il risultato è un capolavoro di armonia e sembra quasi di vederli i protagonisti di cui ci parla.
Ascoltatelo guardando fuori dalla finestra e avrete l’impressione di seguire con lo sguardo Anna e Marco che inseguono il loro sogno.
#Mogwai – Happy song for happy people, 2003
Prima dell’indie di oggi c’era un altro mondo indipendente nella musica, che non si chiamava Indie ma Post Rock. Lo facevano in nord Europa e i primi (quasi) a salire alla ribalta del grande pubblico furono i Mogwai. Dalla Scozia scesero in Italia portando il loro vento del nord a sferzarci la schiena e farci stringere in abbracci per scaldarci.
Nonostante quello che molti dicono, io mi sento di consigliare questo album. E’ profondo, tenero e lascia spazio per scambiarsi carezze.
Da ascoltare prima di andare a dormire, nel momento del bacio della buona notte.
#Bruce Springsteen – Born in the U.S.A., 1984
Questo è l’ultimo dei cinque, ma potrebbe benissimo essere il primo.
Ogni volta che ho messo sul piatto questo disco ho trovato quella forza e quella energia che a volte sembrano mancare. Il boss è in grado di farmi riflettere, di darmi quegli input per trovare le mie possibilità.
Quindi ve lo regalo, con l’augurio che anche per voi possa essere portatore di gioia e energia e al grido di “one, two, three, for…!” possiate darvi la spinta per stare bene e godere con voi stessi e con gli altri a voi vicini.
Da ascoltare di mattina appena svegli!
Extra credit
# Jeff Buckley – Grace, 1994
Non c’è nulla da dire in merito. Ascoltate.